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11/09/2016

Come si riciclano i moduli fotovoltaici? Ecco cosa fare dei pannelli una volta esaurita la loro resa

Ti sei mai chiesto che fine fanno i moduli fotovoltaici una volta esaurito il loro ciclo di vita utile? Ovviamente stiamo parlando di tempi lunghi (in media i pannelli durano almeno 20-25 anni), ma può comunque far comodo sapere a priori come ci si dovrà comportare una volta esaurita la loro utilità.

Cosa ne faccio dei vecchi moduli fotovoltaici? Smaltimento o riciclo?

Parlare di smaltimento non è propriamente corretto perché questo significherebbe accostare i moduli ad altri tipi di rifiuti. Risulta più corretto parlare di riciclo e quindi di dare nuova vita alle singole componenti del pannello.

Perché riciclare i moduli? Da quali materiali sono composti?

I pannelli fotovoltaici possono essere riciclati con estrema facilità, sia per realizzare dei nuovi pannelli, sia per dare vita ad oggetti completamente differenti. La loro facilità di riciclo è dovuta ai materiali di cui sono composti.

Considera ad esempio che circa il 70% del peso complessivo di un modulo è costituito da vetro, il 16% da alluminio e la parte restante da tedlar (materiale plastico), celle fotovoltaiche (in silicio) e rame contenuto nelle componenti elettriche… tutti materiali riciclabili!

Come avviene la raccolta dei vecchi pannelli?

Resta comunque una questione irrisolta… Dove vanno portati i pannelli? Una volta deciso di sbarazzarcene, i moduli devono essere portati in appositi centri di raccolta/riciclo autorizzati, luoghi sempre più presenti nel territorio nazionale. Questi centri di raccolta devono essere autorizzati al trattamento dei cosiddetti RAEE (Rifiuti di Apparecchiatura Elettrica ed Elettronica), così come previsto dal decreto legge 49/2014.

Soladria ad esempio collabora con il consorzio PV Cycle che garantisce un recupero sostenibile dal punto di vista ambientale dei pannelli solari.

Quanto costa riciclare i moduli fotovoltaici?

Dal punto di vista economico bisogna distinguere casi diversi a seconda che i moduli siano considerati come RAEE domestici o professionali. Diversamente da quanto si possa pensare, tale distinzione non dipende dalla destinazione d’uso dell’impianto fotovoltaico, ma dai kW (sotto i 10 kWp i moduli sono inquadrabili come RAEE domestici, altrimenti sono RAEE professionali).

Ma veniamo al dunque. Per i RAEE professionali lo “smaltimento” è a carico del cliente se i moduli sono stati messi sul mercato prima del 12 aprile 2014, altrimenti la procedura compete al fornitore.

Per i RAEE domestici invece l’installatore paga (al momento dell’acquisto) una quota di 4,5€ al consorzio di riciclo che, quando sarà il momento, provvederà alla raccolta dei pannelli senza costi aggiuntivi per noi.

Infine un'ultima precisazione va fatta per chi beneficia degli incentivi del Conto Energia. In questo caso infatti per lo “smaltimento” entra in gioco il GSE che tratterrà dai contributi versati specifiche quote che verranno destinate proprio alle operazioni di raccolta.

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