Sistema ibrido con caldaia a condensazione e pompa di calore: l’unione fa la forza… e il risparmio!
Vorresti un sistema per il riscaldamento e per l’acqua calda sanitaria più economico ed ecologico, ma che non ti obblighi a grandi e costose opere di ristrutturazione? Forse la soluzione che fa al caso tuo è il sistema ibrido caldaia a condensazione più pompa di calore! Scopri come funziona e quali benefici può offrirti!
Come funziona un sistema ibrido caldaia a condensazione più pompa di calore?
Un sistema ibrido è così chiamato proprio perché prevede l’installazione combinata di una caldaia a condensazione collegata ad una pompa di calore aria-acqua. I due sistemi quindi lavorano assieme affinché l’acqua calda venga prodotta usando la fonte meno costosa tra gas ed energia elettrica.
Se è il gas a costare meno allora il sistema di controllo dell’impianto (sulla base della temperatura desiderata e di quella rilevata) farà funzionare in automatico la caldaia a condensazione. Se invece è più economica l’energia elettrica sarà la pompa di calore a lavorare. Inoltre, l’abbinamento del sistema ibrido con un impianto fotovoltaico farà in modo che sia la pompa di calore ad avere la meglio, riuscendo a sfruttare l’energia elettrica auto-prodotta.
Ecco come funziona un sistema ibrido in base alla temperatura esterna. Con una temperatura non inferiore ai 3° il sistema funziona solo a pompa di calore. Con temperature tra i 3 e i -4° si attiva il vero e proprio funzionamento ibrido (la caldaia a condensazione compensa il calo di resa della pompa). Sotto i -4° invece funzionerà solo la caldaia.
Quand’è consigliato l’uso di un sistema ibrido?
La caldaia ibrida è la soluzione più indicata nelle abitazioni di non recente costruzione per le quali non è stato previsto e progettato a suo tempo l’uso di sistemi di riscaldamento con fonti rinnovabili. Stiamo quindi parlando della maggior parte delle costruzioni ad uso abitativo presenti in Italia (più o meno il 90%).
Ovviamente questa situazione è dovuta al fatto che in passato i sistemi a fonti rinnovabili erano ancora poco diffusi. In più anche le leggi sull’edilizia precedenti al 2000 non prevedevano coibentazioni o altri involucri volti a ridurre la dispersione di calore. La conseguenza diretta di ciò è che nelle case vecchie non possono essere usate soluzioni come ad esempio la sola pompa di calore per il riscaldamento o l’acqua calda sanitaria.
Da quali parti è composto un sistema ibrido?
Fermi restando i vecchi radiatori di casa che non devono essere sostituiti, un sistema ibrido è composto da un “corpo caldaia” e dall’unità esterna della pompa di calore. Per quanto riguarda la caldaia ibrida, il basamento (la parte posteriore di circa 20 cm) è l’area che interessa il funzionamento della pompa di calore. La parte frontale invece è la vera e propria caldaia a condensazione. Fuori dall’abitazione, ma comunque vicino alla caldaia, va invece installata l’unità esterna della pompa di calore.
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