Logo - Soladria
Logo - Soladria
18/09/2016

Sistema ibrido con caldaia a condensazione e pompa di calore: l’unione fa la forza… e il risparmio!

Vorresti un sistema per il riscaldamento e per l’acqua calda sanitaria più economico ed ecologico, ma che non ti obblighi a grandi e costose opere di ristrutturazione? Forse la soluzione che fa al caso tuo è il sistema ibrido caldaia a condensazione più pompa di calore! Scopri come funziona e quali benefici può offrirti!

Come funziona un sistema ibrido caldaia a condensazione più pompa di calore?

Un sistema ibrido è così chiamato proprio perché prevede l’installazione combinata di una caldaia a condensazione collegata ad una pompa di calore aria-acqua. I due sistemi quindi lavorano assieme affinché l’acqua calda venga prodotta usando la fonte meno costosa tra gas ed energia elettrica. Se è il gas a costare meno allora il sistema di controllo dell’impianto (sulla base della temperatura desiderata e di quella rilevata) farà funzionare in automatico la caldaia a condensazione. Se invece è più economica l’energia elettrica sarà la pompa di calore a lavorare. Inoltre, l’abbinamento del sistema ibrido con un impianto fotovoltaico farà in modo che sia la pompa di calore ad avere la meglio, riuscendo a sfruttare l’energia elettrica auto-prodotta. Ecco come funziona un sistema ibrido in base alla temperatura esterna. Con una temperatura non inferiore ai 3° il sistema funziona solo a pompa di calore. Con temperature tra i 3 e i -4° si attiva il vero e proprio funzionamento ibrido (la caldaia a condensazione compensa il calo di resa della pompa). Sotto i -4° invece funzionerà solo la caldaia.

Quand’è consigliato l’uso di un sistema ibrido?

La caldaia ibrida è la soluzione più indicata nelle abitazioni di non recente costruzione per le quali non è stato previsto e progettato a suo tempo l’uso di sistemi di riscaldamento con fonti rinnovabili. Stiamo quindi parlando della maggior parte delle costruzioni ad uso abitativo presenti in Italia (più o meno il 90%). Ovviamente questa situazione è dovuta al fatto che in passato i sistemi a fonti rinnovabili erano ancora poco diffusi. In più anche le leggi sull’edilizia precedenti al 2000 non prevedevano coibentazioni o altri involucri volti a ridurre la dispersione di calore. La conseguenza diretta di ciò è che nelle case vecchie non possono essere usate soluzioni come ad esempio la sola pompa di calore per il riscaldamento o l’acqua calda sanitaria.

Da quali parti è composto un sistema ibrido?

Fermi restando i vecchi radiatori di casa che non devono essere sostituiti, un sistema ibrido è composto da un “corpo caldaia” e dall’unità esterna della pompa di calore. Per quanto riguarda la caldaia ibrida, il basamento (la parte posteriore di circa 20 cm) è l’area che interessa il funzionamento della pompa di calore. La parte frontale invece è la vera e propria caldaia a condensazione. Fuori dall’abitazione, ma comunque vicino alla caldaia, va invece installata l’unità esterna della pompa di calore.

Condividi questo articolo

Naviga tra gli articoli

Richiedi informazioni

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER!

Ogni mese ricevi guide, approfondimenti e consigli degli esperti. Non siamo invasivi e non facciamo spam: solo news e promozioni sui nostri prodotti e servizi!

chevron-down