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20/12/2017

Boom dei sistemi di accumulo fino al 2030! Le prospettive di sviluppo di un mercato vincente.

Negli ultimi anni il mercato delle energie rinnovabili ha puntato molto sullo sviluppo e sulla diffusione dei sistemi di accumulo. Proprio per questo sono stati fatti numerosi studi di settore per analizzare passo dopo passo le tecniche, gli impieghi e gli incrementi di quella che è ritenuta la tecnologia cruciale di svolta mondiale verso un uso dellenergia pulita sempre più universale. Gli impieghi dei sistemi di accumulo sono due e dividono il mercato in uso a “servizio di rete”, ovvero l’accumulo è a garanzia di un corretto funzionamento della rete di trasmissione, distribuzione ed erogazione e viene utilizzato dal gestore di rete come sicurezza del servizio offerto. Il secondo impiego è quello denominato “riserva di energia”, in cui la batteria di accumulo immagazzina l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico, sia a livello residenziale, commerciale e industriale. La riserva di energia può vedere un sistema di accumulo accoppiato ad un fotovoltaico già esistente, in gergo: in retrofit, che però richiede una sostituzione dell’inverter, con uno che sia in grado di sostenere anche il lavoro della batteria; oppure un impianto che accomuna il fotovoltaico all’accumulo già in fase di progettazione, che rappresenti una soluzione full electric per il funzionamento totalmente elettrico di tutta la casa. Fino a pochi anni fa queste opzioni erano purtroppo confinate ad un mercato di nicchia a causa degli alti costi di partenza, il che sottolineava quanto l’installazione di un sistema di accumulo fosse anche una scelta di forte coscienza ambientale. Oggi la situazione risulta cambiata: il Rapporto dedicato al mercato dei sistemi di accumulo fino al 2030redatto da Irena (Agenzia Internazionale per le energie Rinnovabili) registra dal 2010 al 2016 una progressiva discesa fino al 73% dei costi di un sistema di accumulo. Le previsioni per il futuro sono ancora più rosee, infatti il report prevede un ulteriore ribasso della batterie a ioni di litio del 66% fino al 2030, con un conseguente incremento delle installazioni fino 17  volte i volumi attuali. Una prospettiva sicuramente beneaugurante per i produttori, rivenditori ed installatori del settore, che però non limita solo a loro i benefici. Se questa previsione si realizzasse, innescherebbe un vero e proprio circolo virtuoso:
  • un così importante sviluppo di mercato aprirebbe sicuramente nuove strade commerciali ed economiche con tutte le conseguenze positive in termini di ricavi, posti di lavoro, ecc;
  • un ulteriore potenziamento e miglioramento tecnologico delle batterie a fronte di una domanda sempre più in crescita. È stimato infatti che nel 2030 la durata delle batterie agli ioni di litio potrebbe aumentare fino al 50%, migliorando le prestazioni potrebbero diminuire anche i costi dei servizi forniti;
  • un beneficio ambientale di enorme rilevanza con conseguenze nella diminuzione delle emissione di anidride carbonica nell’ambiente e nel processo di affrancamento dai combustibili fossili. Questo godrebbe di un rapido implemento, favorendo diversi settori: un esempio è dato da quello dei trasporti, poiché la maggiore disponibilità ed accessibilità all’energia elettrica produrrebbe sicuramente un maggior mercato per i veicoli elettrici.
È quindi il caso di augurarci un 2030 così ricco di cambiamenti, poiché il sistema di accumulo di energia elettrica a batteria potrebbe davvero essere lo snodo cruciale del cambiamento verso un mondo alimentato solo da energia sostenibile.

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