Firmato il nuovo decreto CER: più comuni, più incentivi, più opportunità per tutti

Il ministro: “Crediamo nelle Comunità Energetiche come strumento per un’energia rinnovabile accessibile e condivisa”
È ufficiale: è stato firmato il DM Modifica CACER, il decreto che aggiorna e potenzia la disciplina degli incentivi per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e per le configurazioni di autoconsumo collettivo. Un passo avanti concreto per accelerare la transizione energetica e ampliare l’accesso agli strumenti del PNRR.
L’annuncio è arrivato il 15 maggio, con la firma del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. Il testo è ora stato trasmesso alla Corte dei Conti per le verifiche di competenza, in attesa della pubblicazione ufficiale.
Le novità del nuovo decreto
Il decreto introduce modifiche sostanziali che rendono ancora più inclusiva ed efficace la misura. Ecco le principali:
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Estensione dei comuni ammessi: ora possono beneficiare del contributo a fondo perduto tutti i comuni con popolazione inferiore ai 50.000 abitanti, contro i 5.000 inizialmente previsti. Un cambiamento decisivo che amplia la platea dei beneficiari potenziali.
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Anticipo fino al 30% del contributo: rispetto al precedente 10%, chi presenta un progetto potrà ora chiedere in anticipo una quota più consistente dell’incentivo, facilitando l’avvio delle opere.
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Più tempo per completare i progetti: gli impianti ammessi dovranno essere completati entro il 30 giugno 2026, con entrata in esercizio entro 24 mesi dalla fine dei lavori, e comunque non oltre il 31 dicembre 2027.
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Incentivi anche per i progetti già presentati: le nuove disposizioni si applicano anche retroattivamente alle richieste inviate prima dell’entrata in vigore del decreto.
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Contributo pieno anche in caso di cumulo con altri incentivi, senza riduzioni, anche per persone fisiche.
Tutti questi elementi rendono più semplice, sicura e vantaggiosa la partecipazione al programma per cittadini, imprese ed enti locali.
Una nuova energia condivisa
«Abbiamo lavorato per migliorare l’orientamento dello strumento di incentivazione, con l’obiettivo di facilitare e ampliare la platea dei beneficiari», ha dichiarato il Ministro Pichetto. «Crediamo fortemente nelle Comunità Energetiche come strumento per fornire energia rinnovabile a prezzi accessibili. Con questo intervento normativo rafforziamo un percorso iniziato oltre un anno fa, volto ad aumentare i benefici ambientali, economici e sociali per le famiglie italiane».
Perché aderire a una CER?
Le Comunità Energetiche Rinnovabili permettono a cittadini, aziende ed enti locali di produrre, condividere e consumare energia pulita su scala locale. È un modello che favorisce:
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riduzione dei costi in bolletta,
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valorizzazione del territorio,
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autonomia energetica,
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e benefici ambientali tangibili.
Con gli incentivi previsti dal decreto CER – fino al 40% a fondo perduto e una tariffa incentivante per 20 anni – le CER diventano oggi una scelta concreta, sostenibile e conveniente per il futuro dell’energia in Italia.
Come presentare domanda
I portali del GSE (Gestore dei Servizi Energetici) per l’invio delle richieste di accesso agli incentivi sono attivi dall’8 aprile 2024. Con la recente proroga, privati, aziende ed enti locali avranno tempo fino al 30 novembre 2025 per aderire al programma e realizzare progetti di produzione e condivisione di energia rinnovabile.
Le nuove misure rappresentano un’opportunità concreta per ampliare la partecipazione alla transizione energetica. L’estensione dei benefici ai comuni con meno di 50.000 abitanti rende la misura ancora più inclusiva: si tratta di oltre 7.000 comuni italiani, che rappresentano circa il 90% del totale nazionale.
In questo modo, il PNRR diventa uno strumento ancora più capillare, in grado di supportare la nascita di Comunità Energetiche in tutto il Paese, anche in territori medi o periferici, contribuendo a ridurre i costi energetici, valorizzare le risorse locali e rafforzare la sostenibilità ambientale.
Per informazioni su modalità di accesso e maggiori dettagli sul programma, potete fare riferimento ai nostri contatti.
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