Logo - Soladria
Logo - Soladria
14/01/2017

Installazione e monitoraggio di un impianto fotovoltaico con inverter SolarEdge e accumulo Tesla.

Oggi vogliamo approfondire un paio di tematiche relative ad un impianto fotovoltaico con inverter ed ottimizzatori SolarEdge e batteria di accumulo Tesla. Nello specifico spiegheremo cosa dobbiamo verificare di avere una volta completata l’installazione (in termini di componenti) e come  monitorare successivamente i relativi  flussi di energia (produzione e consumi).

Installazione e componenti

L’immagine in fondo a questo paragrafo mostra la situazione che ci si presenta davanti una volta installo un impianto fotovoltaico con sistema di accumulo (SolarEdge+Tesla). Abbiamo:

  1. la batteria Powerwall di Tesla,
  2. il modulo di interfaccia tra inverter e batteria,
  3. il quadro in corrente alternata,
  4. l’inverter SolarEdge,
  5. e il contatore di produzione.

Controllo della produzione e dei consumi

Ora che il nostro sistema fotovoltaico con batteria di accumulo è installato, e che abbiamo verificato la presenza di tutte le componenti richieste, siamo a posto? No! Da questo momento in poi sarà necessario controllare anche come funziona l’impianto!

Il monitoraggio di un impianto fotovoltaico è fondamentale sia per verificare il buon funzionamento complessivo del sistema, ma anche per essere perfettamente consapevoli dei flussi di energia in entrata e in uscita dalla nostra abitazione.

Quanta energia viene prodotta? Quanta ne sto consumando? Quanta energia serve per caricare la batteria di accumulo? Per avere risposta a tutte queste domande basta accedere alla piattaforma di monitoraggio online (dal sito di SolarEdge) oppure consultare l’apposita App per Smartphone o Tablet.

Interfaccia per il monitoraggio

In un’unica ed intuitiva schermata (quella che potete vedere qui sotto) è possibile trovare facilmente tutte le informazioni desiderate (espresse rigorosamente in kW).

  • La produzione attuale (che naturalmente di sera risulterà ferma),
  • l’energia usata per le utenze domestiche (destinazione prioritaria rispetto alle altre),
  • la corrente destinata ad alimentare la batteria (e il relativo livello di carica),
  • l’eventuale residuo che viene immesso nella rete.

Oltre a questi dati in “tempo reale”, sarà  poi possibile controllare lo storico di produzione e consumi di energia (annuale, mensile o settimanale). Ciò consentirà di fare delle analisi approfondite sul rapporto produzione/consumi, distinguendone ad esempio la differenza tra periodi invernali ed estivi, oppure tra giorni feriali e festivi. Grazie a dei semplici grafici verranno evidenziati i differenti livelli di produzione, quelli di consumo, nonché i consumi complessivi dell’abitazione (autoconsumo più energia eventualmente prelevata dalla rete).

Se l’intero impianto funziona correttamente, col tempo sarà possibile notare (graficamente) come i livelli di produzione saranno molto simili a quelli del consumo totale e come, analogamente, anche l’autoconsumo si avvicinerà sensibilmente al livello di produzione.

Condividi questo articolo

Naviga tra gli articoli

Richiedi informazioni

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER!

Ogni mese ricevi guide, approfondimenti e consigli degli esperti. Non siamo invasivi e non facciamo spam: solo news e promozioni sui nostri prodotti e servizi!

chevron-down