Comunità energetiche | Condividere non è mai stato così bello! 10 Febbraio 2021 In vista della riduzione delle emissioni di carbonio nel settore elettrico (prevista per il 2050), si stima che 264 milioni di cittadini dell'Unione Europea diventeranno prosumer - termine utilizzato per identificare un utente che non si limita al ruolo passivo del consumer (consumatore), ma partecipa a tutti gli effetti alle diverse fasi del processo produttivo. Per renderla ancora più facile, è colui che possiede un impianto di produzione di energia, della quale ne consuma una parte, la rimanente viene scambiata con altri consumatori o accumulata in un apposito sistema (batteria di accumulo). Ecco perché i prosumer sono protagonisti attivi nella gestione dei flussi energetici e dei benefici economici. Anche in Italia, le Comunità Energetiche non sono più un miraggio. Secondo le disposizioni dal decreto Milleproroghe (art. 42bis), vengono introdotte le Comunità Energetiche (o Energy Community): insieme di persone che condividono energia rinnovabile e pulita, in un scambio tra pari. Si tratta di un vero e proprio modello innovativo per la produzione, la distribuzione e il consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili. La definizione di comunità energetica prevede che siano installati impianti rinnovabili con una potenza complessiva inferiore a 200 kW. I membri delle Comunità Energetiche che decidono di costituirsi in forma giuridica allo scopo di condividere energia in forma collettiva, possono essere: Gruppo di privati; PMI (piccole e medie industrie); Enti territoriali o autorità locali. Si riscontrano due possibili modalità di Comunità Energetiche: La figura a sinistra, mostra un solo impianto di produzione (con possibilità di accumulo) di energia elettrica da fonti rinnovabili, la cui energia viene condivisa tra molti consumatori. Mentre, la figura a destra, mostra una pluralità di impianti di produzione (con possibilità di accumulo), la cui energia viene condivisa tra molti consumatori. SUPERBONUS 110: Gli impianti installati con le Comunità Energetiche possono anch'essi beneficiare del Superbonus 110%. Il tetto di installazione è elevato da 20 kW a 200kW e, per gli impianti superiori a 20kW, realizzati in comunità energetica, non si rende necessaria la dichiarazione all'Agenzia delle Dogane. DETRAZIONE FISCALE 50%: Gli impianti fotovoltaici con le Cominutà Energetiche possono beneficiare anche della detrazione fiscale del 50%: Nel caso di impianto con potenza superiore a 20 kW realizzato con Superbonus, fino a 20kW ed entro il tetto di spesa previsto dal "Decreto Rilacio" si applica il Superbonus 110%, oltre i 20kW si applica la detrazione fiscale del 50% (con un tetto di spesa massima di 96.000€). L'incentivazione dell'energia autoconsumata collettivamente NON è cumulabile con : incentivi previsti dal DM MISE 4 Luglio 2019 (Decreto FER); il servizio di scambio sul posto. Vuoi partecipare anche tu a questa grande rivoluzione energetica? Contattaci per saperne di più!