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08/10/2016

Rinnovabili VS combustibili fossili: a giugno le fonti eco-sostenibili battono quelle tradizionali

Era dagli anni Sessanta che non succedeva! A giugno 2016 il 50,5% dell’energia elettrica nel nostro Paese è stata prodotta da fonti rinnovabili. La differenza rispetto all’energia ottenuta dai combustibili fossili è minima, ma questo risultato fa ben sperare per il futuro energetico del nostro Paese… e del mondo intero!

Contributo delle rinnovabili alla produzione di energia

La campagna incentivi per le rinnovabili in Italia ha fatto registrare un successo imprevisto nell'istallazione di sistemi di produzione di energia da fonti alternative. Certo, gli incentivi si sono fermati nel 2013 (con l’ultimo Conto Energia)… fatto sta che negli ultimi anni l’Italia è riuscita ad ottenere risultati tali da fare in modo che a giugno del 2016 la produzione dell’elettricità derivata dalle eco-sostenibili superasse quella prodotta dai fossili.

Ecco come le rinnovabili hanno contribuito  a tale risultato:

  • 39% dall’idroelettrico,
  • 21% data da impianti fotovoltaici,
  • 19% dall'eolico,
  • 16% dalle biomasse
  • e un imprevedibile 5% dal geotermico.

Obiettivi europei per il 2020 pienamente conseguiti

Rispetto ai primi anni 2000, l'energia prodotta dalle rinnovabili è aumentata quasi del 140%, consentendo tra l'altro il raggiungimento degli obiettivi europei del 2020 (20% del fabbisogno di energia ricavato da fonti rinnovabili) con sei anni di anticipo.

Le ragioni di questi risultati

Proviamo a far chiarezza su questo trend positivo. Innanzitutto è possibile che le abbondanti piogge verificatesi a giugno abbiamo influenzato il risultato: d’altronde i dati forniti prima dimostrano che gran parte del merito è imputabile al settore idroelettrico.

In più non va comunque dimenticato che gli incentivi del Conto Energia (rinnovati fino al 2013) hanno dato una bella iniezione di fiducia al settore del fotovoltaico. In molti, tra privati e aziende, hanno colto al balzo l’opportunità di beneficiare degli incentivi e ciò ha sicuramente dato una spinta alla produzione di energia tramite pannelli solari.

Andrebbe però fatta una piccola critica relativamente alle motivazioni che hanno influito su tale successo. Questo perché i benefici economici del Conto Energia hanno di gran lunga avuto la meglio sulle possibilità di risparmio nel lungo periodo e soprattutto sulla salvaguardia dell’ambiente. Lo dimostra anche il fatto che le installazioni di impianti fotovoltaici hanno subito un rallentamento proprio quando si sono fermati i suddetti incentivi.

Al netto delle motivazioni però importerebbe capire se le ragioni di questo risultato siano imputabili al caso o se possano essere interpretati come un cambiamento strutturale destinato a perdurare nel tempo.

Cosa ci si aspetta per il prossimo futuro?

Gli esperti del settore, in apparente controtendenza, prevedono una ripresa del settore delle rinnovabili, nella realizzazione di nuovi impianti e nella riqualificazione di quelli obsoleti, con un aumento anche dell'occupazione in tutta la filiera, dalla produzione alla manutenzione.

Il fatto che gran parte degli impianti a fonti rinnovabili negli ultimi 2 anni sia stata installata per uso residenziale dimostra una crescente consapevolezza degli italiani sia in termini economici di risparmio, sia in termini ecologici (vista la riduzione dell'inquinamento e dell'effetto serra). Attendiamo con ansia serie politiche strutturali a livello nazionale ed europeo che incentivino uno sviluppo simile anche in ambito commerciale.

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